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Dimagrimento da stress: le differenze con una perdita di peso sana

Dimagrimento da stress: le differenze con una perdita di peso sana

Lo stress è un’esperienza comune nella vita moderna, ma quando diventa cronico può avere effetti dannosi sul nostro corpo, incluso, naturalmente, il nostro peso corporeo, conducendo persino verso uno stato negativo di dimagrimento troppo rapido. Non a caso, una delle maniere più comuni per sfogare lo stress è attraverso il cibo, la cosiddetta “fame nervosa”. Ma, allo stesso tempo, potrebbero verificarsi quelle condizioni che “chiudono lo stomaco”, come l’ansia o la paura, sortendo l’effetto opposto. Se questo stato diventa continuativo, dunque si è stressati per tanto tempo, si rischia di cadere nel dimagrimento da stress, ovvero una perdita di peso rapida e improvvisa, una segnale importante che il nostro corpo sta combattendo attivamente contro elevati livelli di tensione.

I sintomi più comuni

  1. Perdita di peso rapida e involontaria: potresti sperimentare una diminuzione considerevole del peso corporeo, superiore al 5% in 6-12 mesi, senza cambiamenti intenzionali nella dieta o nell’esercizio fisico.
  2. Cambiamenti nell’appetito: potresti provare una riduzione significativa della fame o addirittura una completa perdita di interesse per il cibo, anche se ti sembra molto gustoso.
  3. Disturbi gastrointestinali: il dimagrimento da stress coinvolge tutto l’apparato gastrico e può portare all’insorgenza di:
    • Nausea frequente
    • Diarrea o costipazione
    • Dolori allo stomaco
    • Sindrome dell’intestino irritabile
  4. Affaticamento cronico: senti una sensazione di stanchezza e di spossatezza nonostante il sonno adeguato. Durante la giornata, ti ritroverai spesso a corto di energia, anche se hai mangiato.
  5. Disturbi del sonno: rischi di sperimentare in prima persona:
    • Maggiori difficoltà ad addormentarsi
    • Risvegli frequenti durante la notte
    • Insonnia cronica
  6. Cambiamenti dell’umore: inutile dirlo, ma lo stress porta inevitabilmente la persona verso uno stato di irritabilità, ansia persistente, sbalzi d’umore improvvisi e persino sintomi depressivi.
  7. Debolezza muscolare: ti sembrerà faticoso portare a termine anche le azioni più basilari, come sollevare qualcosa da terra o spingere. e lo sentirai durante tutto il giorno. Alcune persone possono provare persino dolore a causa dei movimenti nervosi ripetuti costantemente, come sbattere i piedi o andare avanti e indietro senza motivo.
  8. Problemi di concentrazione: quanto si è snervati e stressati, capita spesso di trovarsi in una situazione di “nebbia mentale”, come se tutta la materia grigia che abbiamo fosse magicamente evaporata e non troviamo nemmeno le soluzioni più semplici ai nostri problemi quotidiani più banali.
  9. Cambiamenti fisici: oltre alla classica perdita di peso, potresti sperimentare un indebolimento con conseguente caduta di capelli, pelle secca e screpolata, unghia fragili e anche occhi infossati con vistose occhiaie.
  10. Sensibilità al freddo: per quanto possa sembrare un controsenso, l’agitazione costante non aiuta a mantenere la propria temperatura corporea. Tutt’altro: ti sentirai molto più sensibile al freddo.

Le cause

  1. Stress lavorativo: pressioni eccessive, scadenze stringenti, conflitti con colleghi.
  2. Problemi relazionali: difficoltà nelle relazioni personali, divorzi, lutti.
  3. Preoccupazioni finanziarie: debiti, perdita del lavoro, instabilità economica.
  4. Traumi emotivi: esperienze traumatiche recenti o passate non elaborate.
  5. Cambiamenti di vita importanti: traslochi, cambio di lavoro, inizio dell’università.
  6. Malattie croniche: la gestione di condizioni mediche a lungo termine può essere stressante.
  7. Sovraccarico di responsabilità: eccesso di impegni in ambito personale o professionale.
  8. Isolamento sociale: mancanza di supporto sociale o sensazione di solitudine.

Meccanismi fisiologici

Lo stress cronico, come dimostra uno studio, può influenzare il peso corporeo attraverso diversi meccanismi fisiologici:

  1. Duplica risposta: l’ansia, similmente alla paura, attiva un meccanismo di risposta del tipo “fuggi o lotta”. Questo stato psicofisico aumenta il metabolismo, bruciando così calorie anche quando si è a riposo.
  2. Aumento del cortisolo: il nervosismo stimola la produzione del cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress” che può alterare il metabolismo e favorire la perdita di massa muscolare.
  3. Disturbi gastrointestinali: l’ansia può causare problemi digestivi che interferiscono con l’assorbimento dei nutrienti. Quante volte hai sperimentato metaforicamente il “bruciore di stomaco” quando hai assistito a qualcosa di davvero fastidioso?
  4. Insonnia: la mancanza di sonno altera la produzione di ormoni che regolano l’appetito, il metabolismo e persino lo stesso sonno.

Conseguenze ha sul tuo corpo e sulla tua mente?

Se non affrontato, il dimagrimento da stress può portare a serie conseguenze per la salute:

  1. Malnutrizione: carenze di nutrienti essenziali che possono compromettere le varie funzioni corporee e, non ultimo, l’umore.
  2. Indebolimento del sistema immunitario: con circa il 70% del sistema immunitario concentrato nell’intestino, si ha una maggiore vulnerabilità alle infezioni e alle malattie.
  3. Perdita di massa muscolare: riduzione della forza fisica, della resistenza e anche di alcune funzionalità motorie che richiedono muscoli sviluppati, come alcuni particolari esercizi in palestra.
  4. Problemi ormonali: Squilibri ormonali che possono influenzare diversi sistemi corporei. Per le donne in particolari, potrebbe verificarsi ritardi nel ciclo mestruale.
  5. Osteoporosi: con un minore apporto di nutrienti, si sperimenta una riduzione della densità ossea, soprattutto nelle donne.
  6. Problemi cardiaci: il cuore può essere sovraccaricato dallo stress continuo e, se aggiungiamo la mancanza di quei nutrienti che garantiscono al corpo un buon funzionamento, può portare anche ad arresti cardiaci o infarti nei casi più gravi.

Come affrontare il dimagrimento da stress

Il supporto è certamente l’arma migliore per combattere lo stresso, come suggeriscono gli studi condotti. Se sospetti di soffrire di dimagrimento da stress, è fondamentale agire tempestivamente.

  1. Consulta un medico: una valutazione medica completa è essenziale per escludere altre cause di perdita di peso e ricevere un trattamento adeguato. Il medico nutrizionista ti potrà fornire un’alternativa alimentare che tenga in considerazione il tuo stato di stress e persino aiutarti a combatterlo con il cibo stesso.
  2. Gestione dello stress: sembra inutile dirlo, ma il problema vero è lo stato di stress che lede l’organismo e la mente. Dunque, è indispensabile prevenire l’accumulo di stress grazie a tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda addominale, non pettorale.
  3. Sviluppare la “Mindfulness”: è una sorta di stato meditativo (nulla di sovrannaturale o esotico, beninteso) in cui ci si concentra sul proprio presente, ma in maniera volontaria. Si può estrapolare una persona che ci è antipatica dal suo contesto per poterla analizzare meglio e capire cosa ci urta di quella persona, ma senza giudicare, dunque, senza andare in escandescenza. La definizione più appropriata è: una forma di meditazione che focalizza l’attenzione sul momento presente coltivando un atteggiamento non giudicante.
  4. Svolgere esercizio fisico: oltre che essere un toccasana per il corpo, se fatto nel modo corretto, aiuta a sfogare tanto stress invece di farlo sul cibo, sigarette o alcolici.
  5. Supporto psicologico: l’ansia è uno stato psicologico che si ripercuote su quello fisico, quindi il problema è più a monte. Di conseguenza, le terapie cognitivo-comportamentali o altre forme di supporto psicologico si sono rivelate molto efficaci.
  6. Migliora la nutrizione: affidati ad un nutrizionista per sviluppare un piano alimentare personale ed equilibrato che si concentri soprattutto su cibi ricchi di proteine (per i muscoli) e carboidrati complessi (per l’energia). Il digiuno è SEMPRE sconsigliato, ma anzi è decisamente meglio fare tanti piccoli pasti durante la giornata se non si riescono ad affrontare i tre principali.
  7. Migliora la qualità del sonno: tralasciando le tecniche di yoga o metodi farmacologico, bastano poche accortezze per migliorare il nostro sonno, come la temperatura della stanza non molto calda, l’assenza rumori e, soprattutto, delle cosiddette “luci blu”, ossia quelle che provengono dai nostri dispositivi elettronici come gli smartphone e i tablet. Inoltre, dovresti provare ad annoiarti. Sì, hai capito bene: non deve esserci assolutamente niente che ti stimoli nei paraggi. Solo così il cervello si rilassa.
  8. Limita caffeina e alcol: la prima per il suo effetto eccitante, la seconda perché è altamente calorica (l’alcol è zucchero fermentato).
  9. Supporto sociale: parlarne fa sempre bene, non solo con uno psicologo. Parlane ai tuoi amici e familiare. Potrebbe esserci qualcuno che in passato ha già sperimentato la tua stessa esperienza e può darti delle dritte.
  10. Terapia farmacologica: solo se il medico la consiglia, si possono prescrivere farmaci per gestire l’ansia o per stimolare l’appetito.

La tua salute mentale e fisica sono interconnesse e ugualmente importanti. Prendersi cura di entrambe è il primo passo verso un benessere completo e duraturo. Con il giusto supporto e le giuste strategie, è possibile superare il dimagrimento da stress e ritrovare un equilibrio sano e sostenibile.

Camminare e dimagrire: il metodo più semplice per restare in forma

Camminare e dimagrire: il metodo più semplice per restare in forma

Passeggiare, oltre che essere un piacere, è uno dei modi più comuni e accessibili per mantenersi in forma, tanto da riuscire a favorire il dimagrimento graduale. Attività alla portata di tutti, pressoché gratuita e facile da inserire nella propria routine quotidiana, la camminata, sia di giorno che di sera, offre una serie di benefici per la salute che spaziano dall’accelerazione del metabolismo fino al miglioramento della circolazione sanguigna.

Camminare, però, non va inteso come “esercizio fisico” nell’accezione più comune. Dipende molto dall’intensità con la quale si cammina: correre brucia più calorie rispetto a passeggiare lentamente, così come passeggiare lentamente su per un pendio ripido può portare benefici maggiori per la tonicità dei muscoli piuttosto che farlo in pianura.

I benefici del camminare – anche per dimagrire

Camminare regolarmente a passo sostenuto è la maniera più semplice e praticabile per avere un incremento del benessere generale: più energie, meno stanchezza, ma soprattutto una maggiore motivazione personale.

I principali vantaggi di quest’attività aerobica sono:

  1. Brucia calorie: in circa 30-40 minuti di camminata si possono bruciare dalle 150 alle 200 calorie.
  2. Accelera il metabolismo: grazie all’attività fisica moderata, si favorisce il consumo calorico anche a riposo. Gli studi hanno dimostrato che camminare regolarmente aumenta il metabolismo basale.
  3. Riduce il grasso addominale: particolarmente dannoso per la salute e anche per la gravidanza. Una ricerca pubblicata su “Nature”” ha rilevato che le donne obese che hanno camminato per almeno 40 minuti 3 volte a settimana per 12 settimane hanno ridotto nettamente il loro grasso viscerale.
  4. Migliora la circolazione: favorisce l’ossigenazione dei tessuti e l’eliminazione delle tossine.
  5. Tonifica i muscoli: la camminata coinvolge più fasce muscolari, in particolare gambe, glutei e cosce, ma anche dorsali e addominali – seppur in minor misura – che ti aiutano a mantenere l’equilibro e la postura.
  6. Regola l’appetito: aiuta a regolare gli ormoni della fame, come la grelina, riducendo la probabilità di eccessi alimentari.
  7. Migliora l’umore: stimola la produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni del buonumore”, che possono aiutare a combattere lo stress e prevenire l’alimentazione emotiva, una delle più dannose poiché non collegato ad una reale necessità fisica.

Come iniziare – passo dopo passo

  1. Inizia con poco: comincia con 10-15 minuti al giorno e aumenta progressivamente di 5 minuti ogni settimana fino a raggiungere almeno 30 minuti continuativi.
  2. Mantieni un ritmo sostenuto: l’intensità deve essere moderata. Devi sentire di respirare più velocemente, ma devi essere ancora in grado di parlare. Se non ci riesci, significa che il tuo corpo è in carenza di ossigeno, quindi l’attività non è più aerobica. Con questo semplice test, potrai capirlo in qualsiasi momento senza il supporto di un professionista.
  3. Trova il tuo momento: scegli l’orario che meglio si adatta alla tua routine quotidiana, che sia mattina, pausa pranzo o sera. La coerenza è fondamentale per creare un’abitudine duratura.
  4. Usa scarpe adatte: un paio di scarpe comode e con un buon supporto sono necessarie per prevenire fastidi e dolori. Le calzature dovrebbero essere leggere, flessibili nella parte anteriore e offrire un buon sostegno all’arco plantare.
  5. Varia il percorso: Cambia spesso itinerario per mantenere alta la motivazione e non annoiarti con la solita “camminata”. Scegli strade diverse, alterna percorsi pianeggianti con leggere salite e modifica l’intensità durante il tragitto.
  6. Usa la tecnologia: app per il fitness o contapassi sono ideali per tenere traccia dei tuoi progressi. Vedere i miglioramenti nel tempo può essere molto motivante per te.

Quanto camminare per dimagrire?

Per ottenere benefici concreti in termini di dimagrimento, è consigliabile:

  • Camminare almeno 30 minuti al giorno, 3-5 giorni a settimana.
  • Alternare giorni di camminata più intensa a giorni di recupero. Ad esempio, puoi fare 3 giorni di camminata veloce di 45-60 minuti e 2 giorni di camminata moderata di 30 minuti.

Per massimizzare i benefici del dimagrimento, puoi:

  • Aumentare gradualmente la velocità: passare da 5 km/h a 6-7 km/h per incrementare il dispendio calorico.
  • Introdurre intervalli di maggiore intensità: alterna 3 minuti di passo normale a 1 minuto di passo veloce o molto veloce.
  • Utilizzare pesi leggeri per le braccia per aumentare lo sforzo. Cerca di mantenere un carico addizionale che non superi il 10% del tuo peso corporeo, così da non stressare troppo i tuoi muscoli.

Abbinare il camminare al dimagrire

Per massimizzare i risultati del dimagrimento, è fondamentale associare la camminata a una alimentazione sana e bilanciata. Come già detto, limitarsi a passeggiare, anche con costanza, non ha alcun beneficio sul nostro corpo. Difatti, è necessario che il fisico sia spinto oltre una certa soglia per iniziare a lavorare bene, similmente al motore di un automobile che ha bisogno di un temperatura minima per poter funzionare.

Ecco alcuni semplici consigli che puoi seguire:

  • Idratazione: Bevi molta acqua prima, durante e dopo l’attività fisica. Cerca di consumare almeno 2 litri di acqua al giorno, aumentando l’apporto nei giorni di attività fisica intensa.
  • Pasti pre e post camminata:
    • Prima: consuma un pasto leggero ricco di carboidrati complessi e proteine magre 1-2 ore prima, come una fetta di pane integrale con tacchino o un frutto con yogurt greco.
    • Dopo: opta per un pasto che combini proteine per la riparazione muscolare e carboidrati per ricaricare le energie.
  • Bilanciamento dei macronutrienti: devi garantire all’organismo la giusta quota di carboidrati (pasta, pane, riso, cereali, patate), meglio se integrali e a lento assorbimento per non indurre picchi glicemici nel sangue. Altrettanto importante, anche per chi cammina per dimagrire, è l’integrazione dei grassi e delle proteine (pesce, carne, olio d’oliva, avocado, frutta secca, uova) per mantenere la propria massa muscolare e integrare adeguatamente le attività aerobiche.
  • Aumenta il consumo di fibre: da sempre alleate del senso di sazietà, cerca di consumare almeno 25-30 grammi di fibre al giorno proveniente da frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
  • Pianifica gli spuntini: Prepara spuntini sani da consumare tra i pasti principali per mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue. Opzioni salutari includono frutta fresca, verdure crude o un pugno di frutta secca non salata.
  • Limita i cibi processati: Riduci al minimo il consumo di cibi ultra-processati, ricchi di zuccheri aggiunti, grassi saturi e sodio, che possono ostacolare i tuoi obiettivi di dimagrimento.

Monitoraggio dei progressi

Camminare e dimagrire sono attività quasi inutili se non sottoposte ad un attento monitoraggio dei progressi. Devi pur sapere dove stai andando e come lo stai facendo, no? Devi vedere i tuoi risultati, non solo sentirli su di te. Per mantenere alta la motivazione e assicurarti di seguire la strada giusta, è importante:

  1. Tenere un diario: annota la durata e l’intensità delle tue camminate insieme alle sensazioni post-allenamento. Si tratta di prendere una penna e scrivere su un foglio le tue performance. Tutto qui.
  2. Misurazioni regolari: oltre al peso, prendi le misure di vita, fianchi e cosce ogni 2-4 settimane per tracciare i cambiamenti nella composizione corporea. Se hai agito con costanza, vedrai già i primi risultati.
  3. Foto periodiche: scatta foto del tuo corpo almeno una volta al mese per avere un riscontro visivo dei progressi. Di nuovo: devi vedere i tuoi risultati.
  4. Test di forma fisica: datti un periodo, ad esempio 3-4 settimane, e misura quanto tempo impieghi a percorrere una distanza fissa. Se questa risulta maggiore, vedrai coi tuoi stessi occhi che sei andato a migliorare.
  5. Ascolta il tuo corpo: presta attenzione a come ti senti in termini di energia, qualità del sonno, senso di fame e umore generale. Un po’ di esercizio fisico, come camminare, ti aiuta a guadagnare una maggiore sensibilità verso i muscoli del tuo corpo, permettendoti di correggere subito qualsiasi errore nella posizione o nell’andatura.

Un ultimo appunto. Se vuoi camminare e dimagrire, ricorda sempre che la costanza è più importante dell’intensità: meglio fare poco ma regolarmente piuttosto che sessioni intense ma sporadiche.

Le abitudini sono ciò che cambiano veramente la vita.

Il supporto emotivo contro l’obesità

Il supporto emotivo contro l’obesità

Molto spesso chi lotta con i problemi quotidiani dell’obesità si sente come intrappolato in una gabbia che ogni giorno sembra restringersi sempre di più. Questa, però, non è soltanto una prigione fisica, ma anche emotiva e sociale. Le persone che vivono in questa condizione si trovano spesso a fronteggiare grandi limitazioni fisiche e, al tempo stesso, devono sopportare un pesantissimo carico emotivo fatto di afflizione per la propria condizione, vergogna di farsi vedere in giro e persino l’isolamento.

Ogni giorno possono sorgere sfide nuove, come difficoltà nell’adattarsi agli spazi pubblici, cercare abbigliamento adatto o affrontare lo stigma sociale della “persona grassa” che, purtroppo, è ancora molto presente nella nostra società delle apparenze.

Non è aiuto che chiedi, ma supporto emotivo

Non si tratta soltanto di offrire una spalla su cui piangere o una frase rincuorante e motivante. Si tratta di creare un ambiente che incoraggi attivamente la persona a prendersi cura di sé e a perseguire un cambiamento positivo. Nel caso specifico del trattamento con il palloncino gastrico Allurion, questa forma di supporto è ancora più cruciale e il supporto emotivo è integrata nel pacchetto.

Il palloncino gastrico Allurion rappresenta una soluzione sicura e non chirurgica per la perdita di peso. Tuttavia, il successo di questo trattamento, aldilà delle sue proprie innovazioni intrinseche, dipende tanto dalla reazione fisica (il bruciare grasso, la dieta ipocalorica, la scelta degli alimenti etc.) quanto dalla motivazione del paziente e dalle sue intenzione di come impostare il suo stile di vita.

Pensaci: se fossi felice, mangeresti di più o di meno? Se ti sentissi stressato sul lavoro, il distributore di merendine diventa più seducente o non smetti mai di pensare al piatto di pasta che ti aspetta a casa, che ti sembrerà l’obbiettivo più soddisfacente della giornata. E ti accontenteresti di questo? La tua vita sarebbe soltanto un “mangiamo ed andiamo avanti”? Non credo.

Chiedi il supporto e ti sarà dato

Una sola persona può avere un impatto colossale sulle abitudine di vita di un’altra. Basti pensare a quanti uomini desiderino la tartaruga e quante donne venderebbero l’anima al diavolo pur di non vedere la cellulite. Quante di queste persone si sono ritrovate con l’addome scolpito e le gambe perfette dopo essersi innamorate? Forse ti ci rivedi, ma solo questo non basta.

È importante che vi sia un team di professionisti attentamente selezionati, esperti nei campi della nutrizione, della medicina, della psicologia, quotati e riconosciuti per i propri successi. Professionisti che lavorano all’unisono per offrire approccio cucito su misura per il paziente che è diverso da chiunque altro e non solo dall’esterno. Essi non si limitano a guidare il paziente attraverso le scelte alimentari e gli esercizi più adatti, ma aiutano anche a gestire l’ansia, la frustrazione e gli altri sentimenti che possono emergere durante questo liberatorio viaggio di trasformazione.

La benedizione degli amici e della famiglia

Ultimo da citare ma primo per importanza è il supporto emotivo da parte degli amici più stretti, ma soprattutto della famiglia. Queste sono le persone che con una goccia di sentimento possono offrire un’immensa motivazione quotidiana, comprendere gli ostacoli lungo il cammino e gioire assieme a te per le vittorie ottenute, piccole o grandi che siano. Perché celebrare ogni traguardo, anche il più insignificante, fa una grande differenza nell’auto-percezione e nell’atteggiamento verso il mondo.

Mangiare fuori con il palloncino intragastrico

Mangiare fuori con il palloncino intragastrico

Una delle preoccupazioni più comuni tra i pazienti che hanno posizionato il palloncino è come gestire le uscite: al ristorante, al pub, al bar o in qualsiasi altro posto si ha la possibilità di sgranocchiare o sorseggiare qualcosa. Tolta la prima settimana dopo la seduta, non dovrebbero esserci disagi o impedimenti nel mangiare fuori con il palloncino saziante nello stomaco.

Difatti, il dispositivo Allurion è stato studiato appositamente per non essere un peso – al massimo, si prefigge l’obbiettivo di combattere il peso. Eccetto che per quei limitati fastidi che si potrebbero provare durante la prima settimana, il palloncino non ostacola in nessuno modo la tua vita e le tue attività quotidiane. L’unica e sola differenza percettibile sarà questo senso di sazietà accentuato.

Mangiare fuori con il palloncino: le linee guida essenziali

Come ti suggerirà il nutrizionista, durante la prima settimana dopo il posizionamento sarà importante seguire una dieta liquida per permettere allo stomaco di adattarsi al palloncino. Mangiare fuori casa in questa fase potrebbe sembrare complicato, ma ci sono diverse opzioni che si possono considerare, a meno di non sentirsi a disagio o in imbarazzo per le proprie scelte.

  • Ristoranti con Opzioni di Zuppe, Brodi e Passate: se nel ristorante che hai scelto non sono in grado di prepararti neanche un brodo, direi che dovresti rivalutare un’alternativa decisamente più valida. In questo primo periodo, è possibile scegliere tra qualsiasi tipo di zuppa o brodo: di pollo, manzo, vegetali (ma evitate i crostini, per ora!)
  • Bevande Nutritive: frullati di frutta senza zuccheri aggiunti o di verdure o persino insieme: pensa ai succhi ACE che possono essere composti da arancia, carota, limone o ai centrifugati di zucca e melenzane. Ovviamente, sono da escludere le bevande gassate e gli alcolici che potrebbero corrodere il palloncino più in fretta, costringendoti ad espellerlo in anticipo e perdere parte dei risultati.

Dopo la prima settimana, potrai iniziare ad introdurre cibi più morbidi e semi-solidi, seguendo sempre le istruzioni offerte dal proprio nutrizionista. Mangiare fuori con il palloncino gastrico diventa certamente più semplice, ma è ancora importante fare scelte ponderate:

  • Cibi Morbidi: si può finalmente optare per piatti a base di purea di patate, verdure cotte e ben schiacciate, carne macinata e pesce al vapore o alla griglia. Piatti come questi sono certamente più facili da ordinare quando si mangia fuori, senza fare il guastafeste.
  • Porzioni Piccole: è fondamentale continuare a mangiare porzioni piccole e masticare bene il cibo. Potresti trovare utile ordinare degli antipasti o condividere piatti principali per evitare di esagerare con le quantità. Evita cibi troppo fibrosi o difficile da digerire come la carne rossa e dura o anche le verdure crude.

Scoccate le tre settimane, potrai reintrodurre gradualmente una gamma più ampia di alimenti solidi. Ricorda che il principio di mangiare porzioni ridotte, masticare bene e di scegliere cibi sani dovrebbe continuare a guidare le tue scelte intelligenti.

Il palloncino Allurion è progettato per adattarsi alla tua vita quotidiana senza impedimenti, senza porti limiti alla tua socialità o alla capacità di godersi un pasto fuori casa. Seguendo questi semplici consigli, potrai gestire le uscite al ristorante con serenità e senza problemi, mantenendo il focus sulla tua salute e benessere.