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Il collagene fa ingrassare? Effetti sul peso e benefici per la salute

Il collagene fa ingrassare? Effetti sul peso e benefici per la salute

Il collagene è diventato un argomento di grande interesse nel mondo della salute e del benessere, con molte affermazioni riguardo ai suoi potenziali benefici. Ma cosa dice realmente la scienza? Il collagene fa ingrassare per davvero o può aiutarci a dimagrire? Andiamo per gradi.

Cosa è il collagene?

Il collagene è una proteina la cui presenza è cruciale nel corpo umano, in quanto garantisce:

  • il supporto strutturale per i tessutivi connettivi, contribuendo a mantenere stabilità ed elasticità di pelle, ossa, tendini, legamenti e cartilagini.
  • la riparazione e rigenerazione dei tessuti, facilitandone la guarigione in caso di ferite e migliorando l’elasticità della pelle
  • il sostegno alle articolazioni, in particolare il collagene di Tipo II, che contribuisce all’integrità e alla funzionalità delle cartilagini e delle articolazioni.
  • il mantenimento della salute delle pelle, riducendone rughe e migliorandone l’elasticità, in quanto compone circa l’80% della composizione della pelle.

Attualmente, sono stati classificati ben 28 tipo diversi di collagene che il nostro corpo produce naturalmente, ma la cui produzione tende a diminuire con il passare dell’età.

Il collagene fa ingrassare: cosa dice la scienza?

Recenti studi hanno suggerito che il collagene potrebbe effettivamente avere un ruolo nel processo di dimagrimento. Chiaramente, i meccanismi che entrano in gioco sono differenti rispetto all’alimentazione o all’esercizio fisico, ma ciò non significa che non sia naturale. Come appena detto, il corpo lo produce naturalmente.

  1. Prevenzione dell’accumulo di grasso viscerale: secondo uno studio, i peptidi di collagene sembrano aiutare a bruciare il grasso viscerale e prevenire l’accumulo di lipidi, a parità di apporto calorico e attività fisica.
  2. Aumento della sazietà: l’assunzione di collagene potrebbe aumentare il senso di sazietà, portando così ad una riduzione dell’assunzione di cibo, utile nell’ambito di una dieta dimagrante.
  3. Miglioramento della massa muscolare: il collagene è ricco di glicina, che svolge un ruolo importante nel metabolismo. Secondo uno studio, questo può favorire l’apporto di energia alle cellule muscolari e il recupero, potenzialmente migliorando la forza muscolare e la resistenza all’esercizio.
  4. Supporto alla salute delle articolazioni: come già detto, il collagene può aiutare a prevenire la degradazione della cartilagine, supportando la salute delle articolazioni. In questa maniera si favorisce un’attività fisica più regolare, contribuendo indirettamente al mantenimento del peso.

Dunque, il collagene fa ingrassare?

La risposta secca è: No. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ci sono evidenze che suggeriscano che il collagene faccia ingrassare. Anzi, l’apporto calorico del collagene è relativamente basso: circa 4 Kcal per grammo, il doppio rispetto al caffè senza zucchero per intenderci. Dunque, un’integrazione di 10g di collagene, fornisce appena 40 Kcal, trascurabili nell’apporto calorico di un adulto.

Il discorso cellulite

Secondo uno studio, l’integrazione di collagene marino può aiutare a prevenire il rilassamento cutaneo e migliorare l’elasticità della pelle, riducendo così l’aspetto a “buccia d’arancia” tipico della cellulite.

Considerazioni da tenere a mente, sempre

I benefici prima illustrati possono essere raggiunti a condizione di assumere collagene di alta qualità la cui origine è nota. Intrudurlo nel nostro corpo, non ha effetti negativi sul fegato o suoi reni se si rimane fedeli alle dosi consigliati ed evitare il sovradosaggio. In ogni caso, è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di assumere questo tipo di integratori.

Mentre gli studi recenti suggeriscono che il collagene potrebbe avere un ruolo positivo nel processo di dimagrimento, è fondamentale ricordare che nessun integratore potrà mai sostituire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.

Nuoto per dimagrire: come perdere peso in acqua

Nuoto per dimagrire: come perdere peso in acqua

Quante volte hai sentito dire che il nuoto è considerato uno degli sport più completi ed efficaci? In effetti, è così. È una scelta eccellente sia per chi mira a raggiungere il peso forma, sia per coloro che vogliono migliorare la propria forma fisica con uno sport completo.

Perché il nuoto è efficace per dimagrire?

Il nuoto per dimagrire offre numerosi vantaggi che lo rendono particolarmente efficace per la perdita di peso:

  1. Alto consumo calorico: a seconda dell’intensità e dello stile, ma anche dell’età, della statura e del peso del soggetto, senza dimenticare la naturale resistenza dell’acqua, è possibile bruciare fino a 500-700 calorie all’ora.
  2. Allenamento full-body: quest’attività motoria coinvolge quasi tutti i gruppi muscolari, aumentando non solo il dispendio energetico, ma ti aiuta a tonificare il corpo in modo uniforme.
  3. Miglioramento del metabolismo: l’esercizio in acqua, soprattutto se fredda, può aumentare il metabolismo basale, portando a una maggiore combustione di calorie anche a riposo.
  4. Basso impatto: A differenza di molte attività terrestri, il nuoto non sovraccarica le articolazioni in quanto è l’acqua a sorreggerle, rendendolo adatto anche a chi ha problemi di peso o articolari.

Diversi stili di nuoto per dimagrire

Che tu lo faccia per divertimento o necessità, devi sapere che ogni stile di nuoto offre benefici diversi e specifici, vuoi per migliorare la forma fisica o, appunto, per perdere peso. Contano solamente i quattro stili principali:

  1. Stile Libero:
    • Brucia circa 600 calorie all’ora, l’equivalente di 7-8 banane.
    • Ottimo per migliorare la resistenza cardiovascolare.
    • Coinvolge intensamente braccia e spalle.
  2. Stile Dorso:
    • Brucia circa 500 calorie all’ora.
    • Eccellente per tonificare la schiena e migliorare la postura.
    • Aiuta ad alleviare le tensioni muscolari.
  3. Stile Rana:
    • Brucia circa 550 calorie all’ora.
    • Perfetto per tonificare gambe e interno coscia.
    • Migliora la flessibilità e la coordinazione tra i movimenti.
  4. Stile Delfino:
    • Brucia fino a 700 calorie all’ora.
    • Lo stile più impegnativo e completo.
    • Coinvolge intensamente tutto il corpo, in particolare core e spalle.

Per un programma d’allenamento ottimale, è consigliabile alternare diversi stili durante la sessione di nuoto in modo da non sforzare troppo una solo gruppo muscolare, andando invece a vantaggio di tutti e confermando la voce secondo cui “il nuovo è uno sport completo”.

Consigli per massimizzare i risultati

Partiamo dal presupposto che per raggiungere uno specifico obbiettivo di forma o di peso, è necessario farsi seguire da un personal trainer e da un nutrizionista: il primo può indicarti su quali stili di nuoto puoi fare maggiore affidamento, quanto tempo allenarti e in che condizioni, mentre il secondo può indicarti i cibi migliori per sostenere l’allenamento in acqua, senza sentire i morsi della fame.

Se invece si è consapevoli della propria condizioni, si ha un po’ d’esperienza nel nuoto, potresti voler organizzare un programma settimanale per massimare la perdita di peso.

  1. Intensità variabile: incorpora intervalli ad alta intensità (HIIT) per aumentare il consumo calorico. Riposa il tempo necessario, poi riprendi senza sforzarti troppo: il tuo obbiettivo è allenarti, non distruggerti.
  2. Costanza: mantieni una routine regolare di 3-4 sessioni settimanali. Ricorda: la costanza, intesa come pazienza e resilienza nel raggiungere un dato obbiettivo, è la strategia migliore per raggiungere i tuoi risultati.
  3. Progressione: aumenta gradualmente la durata e l’intensità delle sessioni, senza sforzarti troppo, poiché
  4. Tecnica: lavora sulla tua tecnica per migliorare l’efficienza e ridurre il rischio di infortuni.
  5. Idratazione: bevi acqua prima, durante (se possibile) e dopo l’allenamento. Dimentica i classici 2 litri d’acqua: durante l’attività fisica ne è necessaria di più, soprattutto se si suda molto.
  6. Alimentazione: combina il nuoto con una dieta equilibrata ricca di proteine magre, carboidrati complessi e grassi sani.
  7. Riposo: assicurati un adeguato recupero tra le sessioni per permettere al corpo di rigenerarsi.

Quali sono i vantaggi del nuoto per dimagrire rispetto ad altri sport?

Una domanda sciocca, ma non banale. Perché dovresti preferire il nuovo rispetto ad altre discipline sportive? Certamente perché il nuoto offre diversi vantaggi unici rispetto ad altre forme di esercizio, quali, ad esempio:

  1. Basso impatto: ideale per chi ha problemi articolari o in sovrappeso.
  2. Allenamento completo: coinvolge più gruppi muscolari rispetto alla maggior parte degli altri sport che si focalizzano su poche fasce muscolari.
  3. Resistenza naturale: l’acqua fornisce una resistenza continua, intensificando l’allenamento e, come già detto nel punto 1, senza compromettere la salute delle articolazioni.
  4. Riduzione dello stress: secondo diverse ricerche scientifiche, l’immersione in acqua ha effetti rilassanti e terapeutici sul corpo e sulla mente.
  5. Adatto a tutte le età: il nuovo può essere praticato da tutti, dai bambini agli adulti fino agli anziani.
  6. Miglioramento della postura: aiuta a correggere gli squilibri posturali, soprattutto se si scelgono gli stili appositi come, chiaramente, lo Stile Dorso.

Come si evince, il nuoto è un’eccellente opzione per chi desidera perdere peso in modo efficace e a basso impatto, senza spendere molto soldi. Offre una combinazione unica di benefici cardiovascolari, tonificazione muscolare e rilassamento mentale. Tuttavia, come per qualsiasi programma di dimagrimento, la chiave del successo sta nella costanza, nella corretta alimentazione e in un approccio equilibrato all’esercizio fisico.

Dimagrimento rapido: i segnali della perdita di peso veloce

Dimagrimento rapido: i segnali della perdita di peso veloce

Il dimagrimento rapido è uno degli obbiettivi più desiderati per molti. Ci “costringe” a diete e palestra, a rivedere le nostre abitudini, ma quando avviene rapidamente, senza preavviso e senza una ragione apparente, potrebbe essere il segnale di un problema di salute sottostante, sia esso di natura psicologica che prettamente fisico. Per contro, un dimagrimento lento ma costante, è la strada giusta da seguire se si vuol perdere peso senza rischi o complicazioni per la proprio salute.

Quando la perdita di peso veloce è un problema?

Prima di tutto, è importante capire quando questo processo di dimagrimento improvviso possa essere considerato preoccupante. Gli esperti concordano che una perdita di peso notevole e non intenzionale si verifica quando si perdono 5 kg o più in un periodo di 6-12 mesi, oppure il 5% o più del peso corporeo totale, in 6-12 mesi.

Se ti ritrovi in una di queste situazioni senza aver apportato cambiamenti intenzionali alla tua dieta o al tuo regime di esercizio fisico, potrebbe essere il momento di prestare maggiore attenzione e considerare le possibili cause.

Le principali causa del dimagrimento rapido

Perdere peso velocemente è il risultato della somma di vari fattori, che vanno da condizioni prettamente mediche fino a problemi psicologici. Basti pensare all’anoressia, una delle condizione più pericolose per il corpo, soprattutto se di origine nervosa. Questa, però, è solo una delle condizioni che influenza una perdita di peso tanto rapida. Altre sono:

  1. Problemi di salute mentale
    • Depressione
    • Ansia
    • Stress Cronico
  2. Condizioni mediche
    • Cancro (in particolare al pancreas, allo stomaco, al colon-retto e ai polmoni)
    • Infezioni croniche (come HIV)
    • Malattie croniche (come BPCO o Parkinson)
    • Diabete non diagnosticato
    • Ipertiroidismo
    • Pancreatite
  3. Problemi digestivi
    • Malattie infiammatorie intestinali (come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa)
    • Celiachia
    • Infezioni intestinali prolungate
  4. Disturbi alimentari
    • Bulimia
    • Anoressia
  5. Effetti collaterali dei farmaci
    • Chemioterapici
    • Alcuni farmaci per la tiroide
  6. Abuso di sostante
    • Droghe
    • Alcol
    • Uso eccessivo di lassativi

I segnali da non sottovalutare

Oltre alla perdita di peso stessa, ci sono altri segnali che possono indicare un problema di salute:

  1. Stanchezza cronica: la sensazione persistente di affaticamento nonostante un riposo adeguato.
  2. Cambiamenti nell’appetito: diminuzione significativa del senso fame o perdita di interesse per il cibo.
  3. Problemi gastrointestinali: con diarrea frequente, costipazione, nausea o dolori addominali.
  4. Alterazioni del sonno: difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno durante tutta la notte, senza svegliarsi continuamente.
  5. Cambiamenti dell’umore: Irritabilità, ansia o persino sintomi depressivi.
  6. Debolezza muscolare: associata alla stanchezza cronica, rende molto più difficile compiere le attività fisiche che prima erano più facili da eseguire o meno faticose.
  7. Febbre persistente o ricorrente: un segnale da non prendere sotto gambe, in quanto potrebbe indicare un’infezione o un’infiammazione, forse anche cronica.
  8. Sudorazione notturna: associato al calore della febbre e al nervosismo derivante dall’insonnia, può risultare estremamente fastidioso, soprattutto nel mesi più caldi.
  9. Cambiamenti nella pelle e nei capelli: La pelle tende a diventare secca, i capelli sono più fragili o cadono.
  10. Alterazioni del ciclo mestruale: Nelle donne, potrebbe insorgere l’irregolarità del ciclo mestruale se non addirittura la sua totale assenza.

Quando dovresti consultare il medico?

È fondamentale rivolgersi a un professionista nel campo della nutrizione, soprattutto se si è in età avanzata, anche se, il più delle volte, è richiesto un indispensabile supporto psicologico. Dovresti preoccuparti e andare subito dal medico se:

  1. Hai perso più di 5 kg o il 5% del tuo peso corporeo in 6-12 senza alcuna ragione apparente.
  2. La perdita di peso è accompagnato anche da altri sintomi preoccupati (molti elencati di sopra).
  3. Ti senti costantemente stanco o indebolito anche se hai riposato bene.
  4. Noti dei cambiamenti drastici nel tuo appetito o nelle tue abitudini alimentari.
  5. Hai problemi digestivi persistenti qualsiasi cosa ingerisci.

Per indentificare la vera causa del dimagrimento rapido, potresti aspettarsi che il medico si attenga ai seguenti passi diagnostici:

  1. Anamnesi dettagliata: il medico ti farà domande sulla tua storia cliniche, sulle dieta che hai sostenuto, sul tuo personale stile di vita ed eventuali sintomi particolarmente chiari.
  2. Esame fisico: verrà effettuato un esame fisico completo per cercare segni di possibili condizioni sottostanti.
  3. Analisi del sangue: potrebbero includere un emocromo completo, un test della funzione tiroidea, della glicemia e altri esami specifici.
  4. Esami delle feci: per poter escludere infezioni o problemi di malassorbimento.
  5. Imaging: in alcuni casi, potrebbero essere necessari esami come radiografie, TAC o risonanza magnetica se gli esami più “classici” non hanno riportato alcun riscontro.

Trattamenti e rimedi contro il dimagrimento rapido

Una volta individuate le cause della perdita di peso involontaria, il medico potrà suggerire le strategie più efficaci per risolvere il problema. Capire quali siano le cause è essenziale per andare a trattare il disturbo in maniera oculata e precisa, senza coinvolgere inutilmente altre aree del paziente.

  1. Condizione medica di base: se la perdita di peso è dovuta a una malattia specifica, il trattamento si concentrerà su quella condizione.
  2. Supporto nutrizionale: un dietologo o un nutrizionista può sviluppare un piano alimentare adeguato ad aumentare l’apporto calorico in modo sano e graduale.
  3. Terapia psicologica: se il dimagrimento è legato a problemi di salute mentale, la terapia cognitivo-comportamentale o altre forme di supporto psicologico possono essere utili per chiarire quale sia il motivo che spinge il paziente ad evitare il cibo.
  4. Modifiche dello stile di vita: senza girarci attorno, è necessario apportare anche drastici cambiamento alla propria quotidianità dalla dieta (sviluppata appositamente da un nutrizionista), all’attività fisica fino alle abitudini del sonno.
  5. Supplementi nutrizionali: qualora risulti necessario, potrebbero essere raccomandati integratori alimentari almeno per correggere le carenze nutrizionali che possono a loro volta inficiare sui trattamenti in atto.
  6. Farmaci: se nemmeno gli integratori uniti ad un buon programma nutrizionale portano dei benfici concreti, in alcune situazioni, potrebbero essere prescritti farmaci per stimolare l’appetito o per trattare diverse condizioni specifiche.

La perdita di peso rapida e non intenzionale è un segnale inequivocabile che il tuo corpo sta affrontando qualche tipo di stress o problema e che impiega tanta energia – dunque, tante calorie – per fronteggiarlo.

Il consiglio più importante è sempre di non sottovalutare mai una perdita di peso troppo rapida: non è graduale, non è naturale e, soprattutto, indica che c’è qualcosa che non sta andando.

Mini Bypass Gastrico: cos’è, quanti kg si perde e dieta

Mini Bypass Gastrico: cos’è, quanti kg si perde e dieta

Il Mini Bypass Gastrico è una procedura bariatrica riconosciuta a livello internazionale per il trattamento dell’obesità grave. Sviluppata dal Dr. Robert Rutledge negli anni ’90, questa tecnica ha l’obiettivo di ridurre il peso corporeo e migliorare le condizioni di salute correlate all’obesità, come il diabete di tipo 2 e l’ipertensione. Studi recenti confermano che questa procedura è meno invasiva rispetto al bypass gastrico tradizionale, pur mantenendo un’efficacia comparabile. La combinazione tra la riduzione della capacità dello stomaco e l’aggiramento di una parte dell’intestino tenue garantisce risultati duraturi nella gestione del peso e delle comorbidità.

Come funziona la procedura chirurgica

Durante l’intervento, una piccola tasca nello stomaco viene creata per ridurre la quantità di cibo che può essere ingerito. Successivamente, questa tasca viene collegata direttamente all’intestino tenue, bypassando una porzione significativa del tratto intestinale. Il Mini Bypass Gastrico riduce quindi l’assorbimento dei nutrienti, portando a una significativa perdita di peso.

Questa tecnica si distingue da altre per la presenza di una sola anastomosi tra la tasca gastrica e l’intestino, il che riduce i rischi e rende l’intervento più semplice e meno invasivo rispetto al bypass tradizionale.

Vantaggi principali dell’intervento

Il Mini Bypass Gastrico è noto per la sua capacità di aiutare i pazienti a perdere fino al 70-80% del peso in eccesso nei primi due anni dall’intervento, un tempo nettamente maggiore rispetto ai soli 4 mesi col Palloncino gastrico Allurion nello stomaco. Questo livello di perdita di peso è spesso sufficiente per migliorare o risolvere condizioni mediche correlate all’obesità, come il diabete di tipo 2, l’ipertensione e le apnee notturne【American Society for Metabolic and Bariatric Surgery, 2019】.

Un altro vantaggio importante è la reversibilità della procedura. A differenza di altre tecniche più invasive, il Mini Bypass Gastrico può essere annullato se necessario, ripristinando l’anatomia originale del tratto gastrointestinale【American Society for Metabolic and Bariatric Surgery, 2020】.

Rischi e complicanze post-operatorie del mini bypass gastrico

Nonostante i numerosi benefici, la procedura presenta alcuni rischi che devono essere considerati. Le complicanze più comuni includono la sindrome da Dumping, un disturbo che si verifica quando il cibo passa troppo rapidamente dalla parte ridotta dello stomaco nell’intestino tenue. I sintomi possono includere nausea, diarrea, crampi addominali e vertigini.【Efficiency and risks of one-anastomosis gastric bypass – PMC, 2020.

Un’altra complicanza comune è il reflusso gastroesofageo. A causa della modificazione anatomica, alcuni pazienti possono sperimentare reflusso biliare, che può peggiorare nel tempo se non gestito correttamente. Circa il 15-20% dei pazienti sviluppa sintomi di reflusso dopo l’intervento.

Le carenze nutrizionali rappresentano un rischio significativo. Poiché una parte dell’intestino viene bypassata, l’assorbimento di vitamine e minerali viene compromesso, e le carenze più comuni riguardano ferro, calcio, vitamina B12 e acido folico【Micronutrient Deficiencies After Roux-en-Y Gastric Bypass: Long-Term Results, 2019】.

Recupero e alimentazione post-intervento

Il recupero richiede un piano ben strutturato che includa una dieta specifica. Subito dopo l’intervento, i pazienti devono seguire una dieta liquida, che gradualmente passa a cibi frullati e infine a cibi solidi nel corso di alcune settimane【SICOB, Linee Guida 2022】. Mangiare lentamente e masticare bene è fondamentale per prevenire complicanze come vomito e sindrome da Dumping.

Il consumo di cibi solidi deve essere limitato, poiché la capacità dello stomaco è ridotta. Si raccomanda inoltre di evitare bevande durante i pasti per ridurre il rischio di reflusso.

Importanza del follow-up dopo il mini bypass gastrico

Il successo del Mini Bypass Gastrico dipende anche dalla cooperazione continua tra paziente e team medico. Controlli regolari sono essenziali per monitorare la perdita di peso, le carenze nutrizionali e le complicanze tardive. Gli esami del sangue, visite con dietologi e chirurghi fanno parte del percorso post-operatorio.

Un’adeguata educazione alimentare è altrettanto importante. I pazienti devono imparare a riconoscere i segnali di sazietà e adattare le loro abitudini alimentari per evitare complicazioni come la sindrome da Dumping e il reflusso gastroesofageo.