Celebrata dalla fine della Grande Guerra, la giornata mondiale dell’alimentazione è la principale ricorrenza globale a mantenere viva l’attenzione sul tema della nutrizione, sia come benessere individuale che come principale necessità per il mondo intero.
Il 16 ottobre del 1945, a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra, a Quebéc fu fondata l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO, Food and Agriculture Organization) allo scopo di contribuire ad accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produttività agricola mondiale e migliorare la vita delle popolazioni rurali. Tale ricorrenza sarà celebrata in tutto il mondo fino ai giorni nostri con la Giornata mondiale dell’alimentazione.
Il tema della Giornata di quest’anno
Il nono segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres inaugura il tema del 2022 con poche, semplici parole:
“Una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore, e una vita migliore.”
In particolare, si è entrati nel (de)merito delle problematiche legate all’alimentazione come, ad esempio, lo sconvolgente numero di tre miliardi di persone che non possono permettersi una dieta sana, l’insensibilità verso il problema dell’obesità o che negli ultimi tre anni il numero di coloro che sono afflitti dalla fame è raddoppiato, anche a causa degli ultimi eventi, pandemia e guerra per primi.
Per meglio comprendere quanto sia ampio il discorso promosso dalla FAO, basti pensare ai temi trattati in passato, tra i quali:
- 1984 – Le donne nell’agricoltura
- 1989 – Alimentazione ed ambiente
- 1993 – Le diversità della natura: un patrimonio prezioso
- 2005 – Agricoltura e dialogo fra culture
- 2011 – Prezzi degli alimenti, dalla crisi alla stabilità
Si potrebbe continuare parlando del diritto all’alimentazione, degli investimenti agricoli per incrementare la sicurezza alimentare o della primaria importanza dell’acqua e dell’agricoltura sostenibile.
L’Italia tra i promotori
Nel nostro Paese, per sensibilizzare anche le generazioni più giovani, quest’anno il Ministero dell’Istruzione ha promosso un’iniziativa editoriale appositamente per la giornata mondiale dell’alimentazione dal titolo La Nutrizione giocando – Principi di base per una corretta alimentazione dedicata sia agli educatori che ai loro studenti. L’iniziativa ha lo scopo di insegnare non solo l’importanza della nutrizione nel mondo, ma, soprattutto, il benessere che deriva da una corretta alimentazione: dalla definizione dei macronutrienti, alla lettura delle etichette, passando dallo spreco alimentare fino al costo di una buona dieta.
Soffermandoci sugli ultimi due argomenti, soprattutto in questo periodo di forte rialzo dei prezzi, possiamo arrivare a comprendere la correlazione tra una dieta più sana e lo spreco alimentare. Banalmente, ciò che sprechiamo è ciò che abbiamo pagato, dunque, si tratta di fondi in meno da destinare a quegli alimenti più costosi, ma spesso anche più sani. Certo, non mancano le alternative, ma la variazione è ciò che da più sapore in tavola e più salute al corpo.
Pensa al pesce fresco o alle verdure che non sono di stagione, ma a cui non vogliamo rinunciare, vuoi per gusto o per abitudine. Quindi, per evitare i nostri ben 67 kg annui di spreco alimentare a persona, basterebbero delle piccole accortezze, come comprare solo ciò di cui abbiamo bisogno, redigere la lista della spesa prima di recarsi a farla o anche imparare a leggere i valori sulle etichette per valutare il potenziale nutrizionale in confronto al costo del prodotto.